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Il 6 e 7 maggio torna il nostro tour cittadino MILANO QUEER TOUR all'interno del festival LECITE VISIONI!

Anche per questa edizione del festival Lecite Visioni, diretta da Michele di Giacomo, torna Milano Queer Tour, la nostra passeggiata alla scoperta del lato queer di Milano - ammesso che esista!

Il tour comincerà proprio dal foyer del Teatro Filodrammatici che ospita il festival, per dedicarsi presto al bighellonare insieme tra le strade e le piazze, provando a vederle con altri occhi e raccontando le storie della comunità LGBTQIA+ che nel corso degli anni le hanno attraversate.

ph. Gianfranco Falcone

Camminare dal centro alla "periferia" - anche se ormai anche Porta Venezia non è certo periferia - è un esercizio utile per riflettere su istituzionale e marginale, su luoghi di rappresentanza della città e luoghi oscuri, segreti, che nel tempo hanno accolto sperimentazioni di corpi, identità e sessualità ritenuti non conformi.
Ma niente paura! Con una guida bionda come Donata, tutto questo avviene tra un passo di danza e uno stacco di coscia, tra qualche colpo di testa e molti colpi di tacco...
Vieni a camminare con noi?

durata 110′
punto di ritrovo: portici del Teatro Filodrammatici, h 19.45
punto di chiusura: largo Bellintani (MM1 p.ta Venezia)

il percorso è accessibile anche a persone con disabilità motorie,
purché autonome o accompagnate in caso di necessità


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Un happening di teatro drag sulla radice del pregiudizio. Una riflessione camminata sul rapporto Essere Umano-Natura.

percorso nel lato Drag della Natura

“...sgargianti, leggermente esibizioniste, non binarie,
dal genere fluido, capaci di godersi la vita, aperte alle sperimentazioni,
connesse con le stelle, vittime di pregiudizio, vittime di violenza...
più queer di così!


Una passeggiata alla scoperta di un fatto semplice e scottante: le piante sono queer!
Fra odi alla fisiologia vegetale, canti per stimolare l'apparato radicale degli alberi, affondi eco-femministi e coreografie collettive, Demetra traccerà un collegamento tra la botanica e la cultura queer, e lo farà a partire da un fiore...

SINOSSI
Guidato da una Drag Queen, il pubblico si muove fra i viali e i parchi della città: nove tappe e molte piante attraverso cui indagare, con ironia e qualche canzone in playback, la complessità del reale.

Un happening di teatro drag sulla radice del pregiudizio.
Una lezione di botanica sui tacchi alla scoperta dell’essenza queer dell’universo vegetale.
Una riflessione camminata sul rapporto Essere Umano-Natura.
Cosa significa essere queer? Cosa c’entra la botanica con la cultura queer?
È possibile che una biologa e una drag queen arrivino alle stesse conclusioni?

Le piante sono “l’altro da noi” per antonomasia: organismi complessi, hanno trovato risposte adattative raffinatissime che non siamo in grado di apprezzare, perché fuori da schemi mentali fatti a nostra immagine e somiglianza. Sono diverse per evoluzione e, a dispetto del fatto che senza di loro non potremmo sopravvivere, vengono considerate esseri inferiori, poco più che inanimati, di cui disporre liberamente. Eppure, le piante hanno tanto da insegnare.

Sono intelligenti, dotate di sensi a noi sconosciuti, non gerarchiche, per lo più cooperative.
Le piante sono queer: organismi variopinti, multiformi, dal genere fluido, difficili da inquadrare in poche categorie. Sono un inno alla varietà. Conoscerle è uno strumento per cambiare punto di vista, mettere in dubbio certezze, scoprire vie alternative. Un modo per iniziare a mettere in discussione il mito della supremazia dell’uomo sulla Natura.

Guida di questo rito pagano molto pop, la Drag Queen: maschera ambivalente, in bilico fra mondi. Così come in bilico, fra leggerezza e profondità, fra spettacolo e scienza, vuole procedere la performance.

Lo spettacolo nasce come percorso all’interno del Parco Sempione di Milano, ma è adattabile ad altri spazi urbani dove sia presente il regno vegetale: orti botanici, parchi cittadini, aree verdi.

DRAG EVOLUTION
Un piccolo gruppo di spettatori, scortato da una guida-attore, si riappropria dello spazio pubblico e della dimensione sociale, in un percorso dinamico, sensoriale, interattivo e culturale per risvegliare il corpo e ritrovare il piacere dello spettacolo dal vivo.


Questa è l’idea alla base di Tutta mia la città, attività nata all’interno del progetto Drag Evolution come risposta a un forte bisogno emerso durante la fase pandemica e post-pandemica, che si è sviluppata nella creazione di due passeggiate immersive, con cuffie bluetooth.

L’altro percorso creato all’interno di Tutta mia la città è Milano Queer Tour (incentrato sulla cultura LGBTQIA+ in relazione agli spazi urbani).

CREDITI
BOTANICA QUEER
di e con Ulisse Romanò

costumi Rosa Mariotti
sarta Antonella Vino
copricapo Martina Lenci
illustrazioni Maddalena Oppici
supporto tecnico Gianluca Di Lauro
foto di scena Valentina Bianchi

produzione APARTE SOC. COOP.
con il sostegno di Fondazione Cariplo, Comune di Milano, Sorellanza

RASSEGNA STAMPA

Simona Spaventa, La Repubblica

(…) L’innegabile rapporto tra sessualità e politica, e tra la politica e lo stare al mondo, viene affrontato in maniera più ampia: lascia sfumati i limiti del discorso, seppur chiaro, sul rispetto dell’altro e sulla capacità di sperimentarsi nell’alterità, che sia umana come vegetale, senza respingere. Il suo trans-femminismo accoglie e traspare lampante senza dover essere sbandierato.
Chiara Amato, PAC – Pane Acqua Culture

  • ph. Valentina Bianchi

Un viaggio notturno nella storia LGBTQIA+ di Milano, tra aneddoti e luoghi insoliti.

guardare la città con altri occhi

“il queer non appartiene solo alle minoranze,
a chi si riconosce in questa parola.
Il queer può essere di tutte e di tutti


Milano è maschia? Milano è femmina? Milano è queer?
E, già che ci siamo, che cos'è queer?

Un viaggio LGBTQAI+, tra angoli insoliti e strade poco frequentate, per raccontare una comunità in marcia, guardare la città da una prospettiva inedita, immaginarla diversa.

SINOSSI
È il momento di tornare a studiare un nuovo alfabeto: LGBTQIA+!

Come molte cose che non si conoscono da vicino, questa sigla può spaventare, confondere, o addirittura infastidire. Per fortuna, Donata si mette a disposizione per offrire un orientamento (non solo sessuale) sulla questione.

La bionda Docente Drag Queen conduce gli spettatori in una passeggiata notturna per Milano, raccontando personaggi e luoghi che hanno segnato snodi importanti nei percorsi di affermazione identitaria e delle lotte per i diritti civili.
Un gruppo che si muove insieme è qualcosa di più della somma dei singoli individui: gli spettatori saranno chiamati a lasciare vagare lo sguardo sul paesaggio urbano, ma anche a piccole azioni collettive per trasformarlo e lasciare il segno di un passaggio.

Un universo fluido, acquatico e queer scorre sotto la superficie di una città apparentemente maschile, produttiva, respingente. Vedere Milano con altri occhi è qualcosa che possiamo fare tutte e tutti, anche se non ci identifichiamo con questa parola.
Non sempre abbiamo il tempo di mettere in discussione le nostre abitudini, non sempre possiamo metterci in discussione… ma tra “sempre” e “mai”, c’è di mezzo il queer.

Lo spettacolo è stato creato anche grazie a una serie di interviste di età, genere e vite molto differenti, che fanno capo alla comunità LGBTQIA+, alle quali abbiamo chiesto di condividere storie, visioni e punti di vista sulla città.

Il percorso progettato si snoda attorno al quartiere di Porta Venezia, ma lo spettacolo è adattabile ad altri spazi, urbani e non: ad esempio è stata realizzata una versione ad hoc per il festival Lecite Visioni ed un formato conferenza all’interno di diverse aziende interessate alla divulgazione di tematiche LGBTQIA+

DRAG EVOLUTION
Un piccolo gruppo di spettatori, scortato da una guida-attore, si riappropria dello spazio pubblico e della dimensione sociale, in un percorso dinamico, sensoriale, interattivo e culturale per risvegliare il corpo e ritrovare il piacere dello spettacolo dal vivo.


Questa è l’idea alla base di Tutta mia la città, attività nata all’interno del progetto Drag Evolution come risposta a un forte bisogno emerso durante la fase pandemica e post-pandemica, che si è sviluppata nella creazione di due passeggiate immersive, con cuffie bluetooth.

L’altro percorso creato all’interno di Tutta mia la città è Botanica Queer (incentrato sui prodigi transgender della natura urbana)

CREDITI
MILANO QUEER TOUR
con Alessio Calciolari
testi Alessio Calciolari e Lorenzo Piccolo
costumi Rosa Mariotti
sarta Antonella Vino
parrucca Giò Vesuvia
supporto tecnico Lorenzo Piccolo
foto di scena Valentina Bianchi

produzione APARTE SOC. COOP.
con il sostegno di Fondazione Cariplo, Comune di Milano
si ringrazia Libreria Antigone, Pop Milano, Cig Milano, MilanoPride, Sorellanza

un ringraziamento speciale alle persone intervistate Giacomo Arrigoni, Camilla Barbarito, Davide Chiappa, Michele Faes, Davide Fassi, Antonia Monopoli, Tommaso Paolucci, Fabio Pellegatta, Claudio Raimondo, Paolo Russo, Irene Serini, Stefania Testagrossa, La Trape, Lorenzo Vergani

RASSEGNA STAMPA

Simona Spaventa, La Repubblica

(…) Una serata ricca. All’insegna della conoscenza, della scoperta. Ma è stato soprattutto un modo di stare tutti insieme, di poter attraversare Milano al riparo dall’omotransfobia. Che bello vedere coppie di ragazze mano nella mano, che bello vedere coppie di ragazzi che potevano tranquillamente scambiarsi baci di tenerezza, di affetto, senza timore di essere additati o nella peggiore delle ipotesi minacciati e picchiati. Che bello essere insieme e poter condividere momenti di libertà. Potrebbero essere di più se l’Italia si dotasse di una legge come la legge Zan. Abbiamo ballato, abbiamo ripercorso frammenti di storia, siamo stati insieme. (…) È comunque una splendida idea quella delle Nina’s Drag Queens di abitare le città con la presenza dei corpi, dei desideri, del loro immaginario.
Gianfranco Falcone, Viaggi in carrozzina, giugno 2022

  • ph. Gianfranco Falcone